C.C.I.A.A. di Treviso-Belluno: contributi alle MPMI per la digitalizzazione I4.0.

C.C.I.A.A. di Treviso-Belluno: contributi alle MPMI per la digitalizzazione I4.0.

C.C.I.A.A. di Treviso-Belluno: contributi alle MPMI per la digitalizzazione I4.0. 150 150 Giovanni Pianca
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La C.C.I.A.A. di Treviso-Belluno ha indetto un concorso (scadenza 21 maggio 2018) con lo scopo di promuovere la diffusione della digitalizzazione nelle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori economici.

Finalità  (art. 1 bando)

Il Ministero dello sviluppo economico ha avviato il “Piano Nazionale Industria 4.0 – Investimenti, produttività ed innovazione”, recentemente rinominato “Piano Nazionale Impresa 4.0” ad evidenziazione della pervasività del nuovo paradigma tecnologico e produttivo. Tale iniziativa introduce anche in Italia una strategia nazionale sul tema della quarta rivoluzione industriale.

La C.C.I.A.A. di Treviso-Belluno ha approvato il progetto “Punto Impresa Digitale” (PID), al fine di promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese, di tutti i settori economici attraverso:

  • la diffusione della “cultura digitale” tra le microimprese e le piccole e medie imprese della circoscrizione territoriale camerale;
  • l’innalzamento della consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici;
  • il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione in ottica Impresa 4.01 implementate dalle aziende del territorio in parallelo con i servizi offerti dai costituendi PID.

Nello specifico, con l’iniziativa “Bando contributi digitali I4.0 – Anno 2018” è proposta una misura al fine di promuovere l’utilizzo, da parte delle suddette imprese della circoscrizione territoriale camerale, di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali in attuazione della strategia definita nel Piano Nazionale Impresa 4.0, con lo scopo, a lungo termine di stimolare la domanda da parte delle imprese del territorio della C.C.I.A.A., di servizi per il trasferimento di soluzioni tecnologiche e/o realizzare innovazioni tecnologiche e/o implementare modelli di business derivanti dall’applicazione di tecnologie I4.0.

 

Ambiti di intervento (art. 2)

Con il bando si intende finanziare, tramite l’utilizzo di contributi a fondo perduto, la digitalizzazione intesa come acquisizione di servizi di consulenza o formazione finalizzati all’introduzione delle seguenti tecnologie di innovazione tecnologica I4.0, inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi:

– soluzioni per la manifattura avanzata (consulenza o formazione);

– manifattura additiva (consulenza o formazione);

– realtà aumentata e virtual reality (consulenza o formazione);

– simulazione (consulenza o formazione);

– integrazione verticale e orizzontale (consulenza o formazione);

– Industrial Internet e IoT (consulenza o formazione);

– cloud (consulenza o formazione);

– cybersicurezza e business continuity (consulenza o formazione);

– Big data e analytics (consulenza o formazione);

– sistemi di e-commerce (consulenza);

– sistemi di pagamento mobile e/o via Internet (consulenza);

– sistemi EDI, electronic data interchange (consulenza);

– geolocalizzazione (consulenza);

– sistemi informativi e gestionali (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, etc.) (consulenza);

– tecnologie per l’in-store customer experience (consulenza);

– RFID, barcode, sistemi di tracking (consulenza);

– system integration applicata all’automazione dei processi (consulenza).

 

Dotazione finanziaria, natura ed entità dell’agevolazione (art. 3)

Il bando è dotato di un fondo complessivo di € 330.000,00 e prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto a copertura delle spese per l’acquisizione di servizi di consulenza e/o formazione.

I contributi avranno un importo unitario massimo di € 10.000,00.

Il contributo massimo concedibile a ciascuna impresa sarà pari al 50% della spesa sostenuta effettivamente ammissibile, al netto di IVA e di altre imposte e tasse, fatta salva l’ipotesi in cui l’IVA rappresenti un costo per l’impresa senza possibilità di recupero.

Non saranno prese in considerazione domande di contributo presentate per spese ammissibili complessive di importo inferiore a € 3.000,00.

Il contributo per ciascuna impresa sarà determinato, secondo l’intensità di aiuto e nei limiti di massimale sopra indicati, sull’importo complessivo delle spese ammissibili, sostenute e rendicontate entro le date prescritte.

I contributi saranno erogati con l’applicazione della ritenuta d’acconto del 4% ai sensi dell’art. 28, comma 2, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600.

La C.C.I.A.A. si riserva la facoltà di:

– riaprire i termini di scadenza in caso di mancato esaurimento delle risorse disponibili;

– aumentare ulteriormente le risorse, nel periodo di vigenza del bando, qualora il numero di domande presentate sia tale da rendere il fondo disponibile del tutto insufficiente a soddisfarle.

 

Soggetti ammissibili (art. 4)

Possono partecipare al bando le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese (vale a dire le imprese con meno di 250 dipendenti e con fatturato annuo non superiore a 50 mln di € ovvero con attivo totale non superiore a 43 mln di €) aventi sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, in regola con il pagamento del diritto annuale e con la comunicazione di inizio attività, attive alla data di pubblicazione del bando.

Tra i vari requisiti è richiesto che le imprese beneficiarie non devono trovarsi in stato di difficoltà (in sintesi, per le s.r.l. – diverse dalle PMI costituitesi da meno di 3 anni – non devono aver cumulato perdite per più della metà del capitale sociale sottoscritto) e devono avere assolto gli obblighi contributivi ed essere in regola con le normative sulla salute e sicurezza sul lavoro.

 

Spese ammissibili (art. 6)

Sono ammissibili solo i costi direttamente relativi alla digitalizzazione intesa come fornitura dei servizi di consulenza o formazione previsti dal bando, con esclusione delle spese di trasporto, vitto e alloggio, comunicazione e generali sostenute dalle imprese beneficiarie dei contributi.

I servizi di consulenza o formazione non potranno in nessun caso ricomprendere le seguenti attività:

  • assistenza per acquisizione di certificazioni (es. ISO, EMAS, ecc.);
  • in generale, supporto e assistenza per adeguamenti a norme di legge o di consulenza/assistenza relativa, in modo preponderante, a tematiche di tipo fiscale, finanziario o giuridico;
  • formazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente.

Tutte le spese devono essere sostenute a partire dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda fino al termine ultimo per la rendicontazione (15 novembre 2018).

Per essere ammessi al contributo i progetti devono superare l’importo minimo di investimento (€ 3.000,00). Non è previsto, invece, un tetto massimo di investimento, che viene lasciato alle stime della singola impresa, fermo restando l’importo del contributo massimo (€ 10.000,00).

 

Presentazione delle domande (art. 8)

Le richieste di contributo devono essere presentate prima dell’avvio dell’attività oggetto dell’agevolazione. Per avvio dell’attività si intende l’inizio dell’attività formativa o del servizio di consulenza.

A pena di esclusione, le richieste di contributo devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 09:00 del 26.03.2018 alle ore 24:00 del 21.05.2018.

 

Valutazione delle domande, formazione della graduatoria, concessione (art. 9)

La Camera di Commercio esaminerà le domande pervenute in tempo utile – sino a esaurimento dei fondi disponibili – sulla base della data di invio telematico, al fine di valutarne l’ammissibilità sia rispetto ai requisiti soggettivi e amministrativi previsti dal bando, sia rispetto all’attinenza della domanda con gli ambiti tecnologici indicati all’art. 2, comma 2 del bando e dei fornitori dei servizi. I criteri di valutazione, di assegnazione dei contributi e formazione della graduatoria sono descritti nell’allegato n. 2 (“Scheda Misura”).

Al termine della fase di valutazione verrà formata la graduatoria finale, in ordine cronologico di  presentazione delle domande, dando la precedenza alle imprese in possesso del Rating di legalità.

I progetti saranno approvati in funzione della disponibilità di risorse, fatta salva come detto la facoltà della C.C.I.A.A. di riaprire i termini di scadenza in caso di mancato esaurimento delle risorse disponibili o di aumentare ulteriormente le risorse, nel periodo di vigenza del bando, qualora il numero di domande presentate sia tale da rendere il fondo disponibile del tutto insufficiente a soddisfarle.

Nei casi in cui si renderà necessario, tra tutte le domande aventi la stessa data di trasmissione potrà essere operato un riparto proporzionale delle risorse che risulteranno ancora disponibili dopo aver soddisfatto tutte le richieste di contributo ammesse con data precedente.

 

Per maggiori informazioni si rinvia al seguente link: http://www.tv.camcom.gov.it/CCIAA_bandi.asp?cod=1359







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