Blockchain e finanza: prima operazione in Italia

Blockchain e finanza

Blockchain e finanza: prima operazione in Italia

Blockchain e finanza: prima operazione in Italia 299 200 Giovanni Pianca

In materia di blockchain e finanza, già in un precedente articolo avevo sintenticamente illustrato le caratteristiche della tecnologia blockchain (si veda l’articolo blockchain e finanziamento delle esportazioni delle PMI ) e come questa stia concretamente trovando applicazione in ambito finanziario: non solo transazioni bancarie, ma ora pure il finanziamento delle operazioni commerciali transfrontaliere.

Si era detto che un consorzio di banche europee, tra cui l’italiana Unicredit, aveva fondato We.Trade, una piattaforma digitale basata su tecnologia blockchain per la gestione delle esportazioni e importazioni per le piccole e medie imprese, operativa dall’estate 2018.

In pratica essa permette alle parti coinvolte (acquirente, venditore e relative banche, trasportatore e eventualmente assicuratore) di gestire e seguire in piena sicurezza e in remoto tutte le fasi di perfezionamento di un accordo di vendita o fornitura e i relativi aspetti finanziari; tutta la relativa documentazione necessaria e sottoscritta sarà in tempo reale a disposizione dei soggetti autorizzati ad accedere alla piattaforma. Una volta rispettati tutti gli accordi commerciali, il pagamento conseguirà automaticamente. Questo grazie all’utilizzo di smart contracts, cioè di procedure informatizzate le quali al verificarsi di determinate condizioni all’interno della piattaforma (input) generano automaticamente conseguenti risultati (pagamenti) attraverso l’utilizzo di chiavi digitali. Così si può ad esempio gestire un frazionamento del pagamento, che avverrà in automatico, a partire dal momento della spedizione fino all’arrivo della merce, all’espletamento delle formalità doganali o alla consegna.

Tutti i documenti sono consultabili in tempo reale sulla piattaforma come pure la verifica dello stato di avanzamento da parte di tutti i soggetti coinvolti, rendendo il complessivo processo ordini-pagamento più celere rispetto allo scambio tradizionale di documenti.

E’ evidente la maggior facilità di gestione rispetto all’usuale finanziamento delle transazioni commerciali tramite lettera di credito.

Ebbene, è notizia di pochi giorni fa (si veda Il Sole 24 Ore del 22 marzo) che tramite la suddetta piattaforma è stata realizzata la prima operazione in Italia. Trattasi di importazione di imballaggi metallici dal Belgio; una banca (Unicredit) per l’importatore italiano, una per l’esportatore belga (KBC Bank). Si è creato, come da protocollo, uno smart contract digitale, dopodiché il pagamento avviene in automatico, secondo le tempistiche concordate tra le parti direttamente sulla piattaforma, appena il compratore italiano conferma (elettronicamente) la ricezione dei materiali.

Vantaggi ? Velocità, minor gestione amministrativa, trasparenza e, infine, certezza che la controprestazione (pagamento) avverrà nei tempi concordati.

E’ questo un esempio concreto di quanto può risultare dal connubio tra tecnologia blockchain e finanza.

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